Incollare la plastica: la scelta dell'adesivo deve partire dal tipo di materiale
Come nastro biadesivo in modo corretto? Non ci sono dubbi: le materie plastiche sono tra quelle più utilizzate e più apprezzate nel mondo dell'industria, ma sono allo stesso tempo anche tra i materiali più critici quando si arriva al momento dell'incollaggio. Va detto infatti che l'energia superficiale delle materie plastiche è di gran lunga minore rispetto a quella di altri materiali come i metalli (non a caso l'incollaggio di metalli è mediamente più facile). Ciononostante, l'ausilio di adesivi speciali per la plastica presenta comunque tanti vantaggi rispetto ai metodi classici meccanici: diventa quindi essenziale individuare l'esatta tipologia di plastica con cui si ha a che fare per capire quale biadesivo industriale utilizzare. Vediamo come e perché.
Incollare la plastica: un'introduzione al materiale
Prima di vedere perché per scegliere i migliori prodotti nastri biadesivi per incollare la plastica è necessario riconoscere il materiale, vediamo brevemente perché le materie plastiche sono diventate così essenziali per il mondo industriale attuale. Si parla di materiali che si presentano come molto leggeri, economicamente convenienti, con un altissimo livello di lavorabilità, nonché di materiali che non temono la corrosione e che possono essere riciclati. Non va poi trascurato il fatto che ci sono tantissime soluzioni possibili, con i più diversi polimeri a disposizione delle aziende. Si pensi al fatto che negli ultimi anni sono stati sviluppati polimeri che, per le loro grandi prestazioni a livello meccanico, nonché per la loro grande resistenza alle alte temperature, possono effettivamente essere utilizzati come materiali alternativi ai metalli. Cosa che, fino a qualche anno fa, era assolutamente impensabile.
Il moltiplicarsi delle materie plastiche è certamente un vantaggio, perché ogni esigenza trova la “sua” ideale materia plastica: mutano quindi di volta in volta i polimeri usati per le diverse applicazioni per l'edilizia, per l'imballaggio, per l'automotive, per l'elettronica, per il settore medicale, e via dicendo. Tanto più che continuano a essere sviluppate nuove tipologie di materie plastiche; basti pensare al fatto che la metà delle materie plastiche attualmente utilizzate a livello industriale è stata inventata nell'ultimo ventennio.
Sul fronte dell'incollaggio delle plastiche, questo porta però a qualche piccolo inconveniente: i diversi polimeri presentano caratteristiche differenti, così da dove scegliere nastro biadesivo forte differente di caso in caso.
Le tipologie di materie plastiche
Allargando lo sguardo, è possibile suddividere il mondo delle plastiche in base a diversi criteri. Si può per esempio dividere questi materiali in due grandi gruppi, mettendo da una parte abbiamo i polimeri amorfi, che presentano un buona facilità di incollaggio, e dall'altra i polimeri semicristallini, meno portati all'adesione. A fare la differenza è l'assenza, nei primi, della reticolazione chimica che riduce la polarità delle molecole; in genere, all'aumentare della polarità delle molecole, cresce la facilità di incollaggio del materiale, essendo il nastro biadesivo industriale qualcosa che va a creare un fenomeno di tipo elettrostatico. I semicristallini – tra i quali si trova anche il polipropilene – hanno quindi di per sé una minore affinità all'incollaggio. Detto questo, con i giusti prodotti e con le migliori tecniche è possibile superare questi ostacoli.
Oppure è possibile dividere i materiali plastici in un modo ancora più utile pensando all’esigenza di incollare la plastica, pensando esclusivamente alla loro energia superficiale. Se è vero che questa è sempre minore tra le plastiche rispetto a quanto avviene con i metalli, è vero anche che è possibile dire che esistono delle materie plastiche a media energia superficiale e altre plastiche invece a bassa energia superficiale, con differenti valori di tensione in superficie.
Ecco quindi le principali tipologie di plastica con un valore di energia superficiale basso:
- Polipropilene
- Polistirene
- Polietilene
- Etilene vinil acetato
Le principali tipologie di plastica con un valore di energia superficiale medio sono invece:
- Materiali compositi
- Poliestere
- PVC rigido
- Poliammide
- Policarbonato
- ABS
- Acrilico
Incollare la plastica: ulteriori criticità
A rendere mediamente più difficoltoso l'incollaggio della plastica ci sono altri fattori oltre alla bassa energia superficiale: si parla per esempio della presenza di plastificanti, che andando a migrare verso la superficie del polimero possono portare a una minore tenuta dell'adesivo. E ancora, vanno tenuti in considerazione eventuali distaccanti che vengono inglobati nella superficie del polimero, nonché la possibile dilatazione termica. Lo ripetiamo: nessuno di questi fattori impedisce l'uso di adesivi per incollare la plastica a livello professionale e industriale. Tutto sta nello scegliere il miglior adesivo ed eventualmente nel preparare correttamente la superficie. Ogni prodotto nastro biadesivo industriale professionale per incollare la plastica riporta nella sua descrizione d’utilizzo i materiali su cui può essere applicato, nonché le eventuali condizioni di utilizzo (richiedendo per esempio l’utilizzo di un biadesivo 3m, di un biadesivo 3m vhb o di un biadesivo vhb) per l’incollaggio della plastica). Inoltre, per alcune applicazioni particolari, si può anche ricorrere a pellicole solari per protezione e prestazioni aggiuntive.